Caffè d’orzo: il beneficio straordinario che ancora non conosci sta per essere rivelato

Il caffè d’orzo è una delle più comuni e conosciute bevande “surrogate” quindi alternative al caffè o al tè nel nostro paese, anche se più in generale identifica una serie di prodotti che seppur meno comuni di quelli sopracitati, mantengono ottime proprietà, alcune di queste anche relativamente poco conosciute al giorno d’oggi.

Caffè d’orzo: da dove proviene?

L’orzo è uno dei più antichi e diffusi cereali impiegati anche nella coltivazione, essendo relativamente facile da far crescere in ambienti temperati, considerato la base dell’agricoltura per millenni, l’orzo è anche estremamente comune per foraggiare animali oltre che per la produzione di vari alcolici, ma anche altre bevande, come proprio il caffè d’orzo.

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Si sviluppa in germogli in qualche modo simili al grano, questi sviluppano una forma di semi, che possono essere similarmente tostati come avviene per il caffè ad esempio. Attraverso una altrettanto simile infusione, è possibile ottenere una bevanda abbastanza comparabile per aspetto proprio al caffè, risultando effettivamente anche nella produzione un surrogato.

Il sapore è diverso, così come anche il contenuto che però può essere considerabile in qualche modo sovrapponibile. Inoltre proprio dall’orzo e dalla lavorazione dei chicchi si possono ricavare numerose bevande anche fredde, diffuse in molte parti del mondo come ad esempio in Asia, ma anche nelle Americhe. In Giappone e Corea è molto comune la presenza di infusi ottenuti tramite decotti, a base di orzo.

Il caffè d’orzo in Italia

Il caffè d’orzo in Italia ha visto una importante diffusione a partire dagli anni 40 dello scorso secolo, per motivazioni particolari: come altre nazioni che sono state limitate nelle importazioni, anche l’Italia ha dovuto sostituire il caffè, non più importato ai tempi per le restrizioni con surrogati, tra questi proprio il caffè d’orzo.

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Per colore, sapore e consistenza ha costituito quindi il sostituto più “tollerabile” al palato rispetto al caffè, anche se come detto non si tratta della stessa cosa. Anche terminato il conflitto, il caffè d’orzo ha comunque visto una buona permanenza nelle abitudini degli italiani che prosegue in maniera particolare.

Anche se si chiama o viene soprannominato “caffè d’orzo” la composizione ed il risultato finale non ha molto a che vedere con questa diffusa bevanda. Tuttavia le motivazioni che possono portare ad un consumo di caffè d’orzo sono diverse, anche slegate dal sapore che comunque appare ai più decisamente gradevole.

Le proprietà del caffè d’orzo

Simile ad altri prodotti ad infusione, il caffè, o meglio la bevanda d’orzo ha delle ottime proprietà tonificanti per il sistema nervoso ed essendo privo di caffeina risulta essere anche compatibile al consumo prima di riposare, e per chi è intollerante a questo alcaloide. Le proprietà calmanti ed antiossidanti dell’orzo sono riconosciute e confermate.

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E’ compatibile anche per chi ha problemi di peso, essendo di poco superiori alle 20 calorie un ammontare complessivo di 100 grammi di caffè d’orzo. Buono anche per ridare regolarità al sistema digestivo ed al tratto intestinale, oltre a garantire una protezione delle mucose presenti nel nostro sistema digestivo.

Grazie all’apporto di sali minerali e fibre riesce allo stesso modo a garantire una buona difesa contro le malattie stagionali, inoltre il contenuto di fosforo in particolare favorisce lo sviluppo delle capacità cognitive: una tazza di caffè d’orzo può essere molto utile per mantenere una buona concentrazione, prima di studio o lavoro.

Controindicazioni

Non è la bevanda perfetta, nel senso che possono manifestarsi alcune controindicazioni, nello specifico non è un prodotto adatto ai celiaci, questo a causa proprio del contenuto di glutine. Tanto si è discusso in merito all’acrilamide, presente in tutti gli elementi con una forte componente d’amido, che viene considerato dannoso da svariati elementi

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Questo quando viene effettivamente cotto o sottoposto ad una tostatura. Questo elemento si trova anche come reazione in altri prodotti e diversi studi lo hanno considerato cancerogeno. Tuttavia le quantità presenti nel caffè d’orzo sono talmente ridotte da essere considerate perlopiù ininfluenti o comunque non tali da corrispondere un rischio.

In alcuni casi si possono manifestare alcune reazioni legate a mal di testa o disturbi di carattere digestivo, però si tratta di elementi abbastanza rari. Inoltre alcuni farmaci legati alla coaugulazione del sangue possono influire negativamente in merito ad un consumo di caffè d’orzo se in quantità eccessive, per questo meglio consultare il medico.

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