Da gonfiore quotidiano a leggerezza assoluta: come sostituire il pane ha cambiato radicalmente il mio corpo

“Io mangio poco pane!” In molti diciamo questa frase senza renderci conto che, in realtà, il pane che consumiamo a partire dalla colazione è più di quanto pensiamo. Pane burro e marmellata al mattino, scarpetta nel sugo della pasta a pranzo, fette di pane abbrustolite come accompagnamento della carne per cena… Come fare a sostituire tutto questo pane?

Pane, pane e ancora pane…

Il consumo di pane per noi italiani è un vero e proprio costume culturale. Il pane fresco in casa non può mai mancare e la sua fragranza lo rendono ottimo a partire dalla prima colazione. Il suo gusto delicato, poi, è facilmente abbinabile ad un gran numero di alimenti, sia dolci che salati. E’ proprio questo il suo successo!

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Fatto di pochi e semplici ingredienti, il pane solitamente piace a grandi e piccini d’Italia e nel mondo. Nel nostro stivale, in particolare, esiste una vera e propria tradizione, tanto che ogni regione ha un suo caratteristico pane: basti pensare al pane Toscano, chiamato “sciocco”, ovvero senza sale, giusto per fare un esempio.

Sebbene questo alimento sia gustoso e nutriente, se consumato in eccesso può causare episodi di pesantezza e gonfiore addominale, difficoltà digestive in genere e, in alcuni casi, cali di energia. Nel caso in cui si volessi provare a diminuirne il consumo, quali altre valide alternative potresti avere? Scoprilo nel prossimo paragrafo!

Scopri alcune valide alternative al pane!

Sono molte le possibilità a disposizione, che possono essere sfruttate come alternative al pane. Prima di iniziare a trattarle, tuttavia, potrebbe essere utile fare una premessa: esistono numerose tipologie di pane (integrale e raffinato, di grano o di altro cereale e così via). Nel caso in cui, inizialmente, si abbia difficoltà ad abbandonarlo del tutto, un primo passo potrebbe essere quello di variare in tipologia e in quantità.

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Il pane ricco in farina di legumi, come lenticchie, ceci e soia, potrebbe rappresentare una prima valida alternativa al pane tradizionale. Questa tipologia di alimento, infatti, sembra rendere maggiormente in termini di sazietà e, al contempo, essere meno impattante sulla glicemia. Anche il consumo di quinoa e avena potrebbe essere consigliato.

Non dimentichiamoci, poi, delle gallette di riso o di mais, leggere e sfiziose, sia da sole che in accompagnamento con avocado o hummus. Se, invece, quel che ti manca di più è la croccantezza del pane, potresti optare per alcune tipologie di verdure da sgranocchiare, come carote o finocchi. Dì di sì anche ai crackers integrali datti in casa!

Quali sono i benefici per il corpo?

Il consumo di minori quantitativi di pane, sostituendolo con le alternative proposte nei paragrafi precedenti potrebbe farti sentire più leggera e in forma! Già dopo qualche giorno, infatti, potresti notare una riduzione della sensazione di gonfiore addominale, soprattutto nelle prime ore del mattino, con conseguenze positive sulla digestione di tutta la giornata.

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Inoltre, potresti anche percepire un’energia che da molto non riuscivi a sentire e una minore sonnolenza dopo i pasti. Anche la tua pelle potrebbe trarre giovamento dalla scelta di ridurre il consumo di pane e aumentare quello di alimenti alternativi, apparendo più luminosa e nutrita. Insomma, alla base del benessere sta la varietà.

Maggiori sono le tipologie di alimenti che si includono nella propria dieta, in quantità adeguate, minori saranno gli eccessi e i disequilibri nutrizionali. Questa condizione rappresenta la base per promuovere uno stato di salute prolungato e per avere degli effetti benefici a livello corporeo, come quelli riportati nei paragrafi precedenti.

Attenzione alla costanza!

Non si tratta solo di un discorso di gusto, il consumo di pane potrebbe rappresentare un vero e proprio comfort emotivo! Il pane, infatti, rappresenta l’alimento per eccellenza, che ha permesso, fin dall’antichità di sfamarsi, in maniera semplice e genuina. Decidere di non consumare pane per qualche tempo o di diminuirne l’introito non sempre è semplice.

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I primi giorni, sia per abitudine, sia per il sapore, potrebbero essere molto difficili ma l’importante è riuscire a mantenere la lucidità e la concentrazione per non cadere nel tranello dell’eccessivo consumo! Una volta superata questa delicata fase, infatti, ci si potrebbe rendere conto di quanto le alternative siano altrettanto piacevoli al palato.

Quando si decide di migliorare la nostra dieta, rendendola variegata e maggiormente equilibrata, la chiave è cambiare prospettiva: non pensare “non posso mangiare più il pane come facevo prima” ma “posso mangiare molte cose nuove, buone quanto è buono il pane”. Questo può rappresentare un passo importante per non dipendere più dagli alimenti. Il presente articolo ha scopo informativo e non si sostituisce al parere del medico.

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