Pesce da mangiare in gravidanza: Scopri quale evitare assolutamente

La gestazione è una fase meravigliosa nella vita di ogni donna, ma implica notevoli modifiche nelle proprie abitudini, specialmente quelle alimentari. Difatti, la donna deve nutrirsi di più per assumere più nutrienti, oltre che calorie, adatte a “nutrire due persone”. Non tutti i cibi sono consentiti in gravidanza, mentre altri sono da preferire.

Ad esempio, il pesce e i prodotti ittici sono un ottimo nutriente, ma vanno consumati con cautela o comunque bisogna evitarne alcune specie. Infatti, questo è un alimento piuttosto delicato in gravidanza e talvolta anche rischioso da consumare. Quindi è sempre meglio consultarsi con il proprio ginecologo per avere un elenco degli alimenti che si possono mangiare in sicurezza e quelli di cui il consumo è da interrompere.

In generale, quando si parla di molluschi, crostacei e pesce, ci sono alcune distinzioni da fare. L’argomento è anch’esso molto delicato, ma cercheremo di chiarire quale pesce si può continuare a mangiare in questo magico momento della vita e quale invece sarebbe meglio evitare. Ciò non esclude, ovviamente, che dopo i 9 mesi di gravidanza, si potrà ricominciare a mangiarlo.

Il pesce che si può mangiare in gravidanza

Il pesce fornisce proteine, vitamine e minerali, quindi è un alimento completo e di cui non privarsi durante la gravidanza perché fa bene alla futura mamma e al bambino o alla bambina. Quindi, il suo consumo è raccomandato un paio di volte alla settimana, ma bisogna scegliere bene che tipo di pesce consumare perché ci sono alcune varietà che vanno evitate.

Tutti sappiamo che il pesce ci fornisce Omega 3, ferro e proteine, e anche il feto ha bisogno soprattutto dei primi per lo sviluppo corretto del sistema nervoso centrale e degli occhi. Quindi sono da preferire tutti i pesci che lo contengono, dunque pesce azzurro, pesce bianco e di terra. Meglio acquistare pesce a km 0, di cui dunque si conosce la provenienza.

Idealmente andrà bene quello del Mar Mediterraneo e alcuni esempi sono le alici, le sarde, le acciughe e lo sgombro, ma anche i più classici e buoni, orata e spigola, in quanto molto magri e digeribili. Le donne in gravidanza potranno mangiare infine anche sogliole, cefalo e nasello. Insomma, come visto, c’è un’ampia scelta di pesce che si può mangiare anche quando si è in dolce attesa.

Come mangiare il pesce in gravidanza

Mangiare il pesce in gravidanza dunque è possibile, e fa bene anche al feto per il suo sviluppo cerebrale e per prevenire malattie neurologiche. Gli Omega 3 contenuti nel pesce servono anche per il sistema cardiocircolatorio. Insomma, ci sono tantissimi vantaggi dal mangiare pesce durante la gravidanza e non bisogna privarsi di questo alimento.

Se si mangiano le varietà giuste, allora non si dovrà temere nulla: l’importante è che si tratti di pesce fresco e ben cotto, ma non fritto perché può essere indigesto e troppo calorico. L’ideale è consumare pesce cotto in modo semplice e leggero, al vapore, al cartoccio, al forno oppure alla griglia.

Durante la gravidanza (ma anche poi durante l’allattamento), si potrà mangiare pesce anche 2-3 volte alla settimana. L’ideale è sempre variare la tipologia di proteine che si mangiano, quindi assumere anche carne, legumi, uova. In questo modo non si dovranno neppure assumere integratori che si dovranno prendere solo in caso di necessità, sentito il proprio medico.

Il pesce da evitare in gravidanza

Come visto ci sono diverse tipologie di pesce che le donne in gravidanza possono continuare a mangiare e che fa tanto bene a loro quanto al futuro nascituro. Però bisogna parlare anche del pesce che invece è da evitare in questo particolare momento della vita: si tratta per esempio del salmone affumicato.

Molte persone sono abituate a mangiarlo spesso, perché pratico e veloce e soprattutto molto gustoso, quindi anche per molte donne potrebbe essere così. Ma durante la gravidanza, meglio evitarlo perché, non essendo cotto, potrebbe essere contaminato dal batterio che causa la listeriosi, una malattia infettiva. In genere va evitato tutto il pesce crudo, così da eliminare il rischio da contaminazione e di contrarre malattie infettive che potrebbero essere gravi sia per la gravida che per il bambino.

Dunque, anche se molte donne ne vanno ghiotte, durante i 9 mesi non potranno mangiare neppure l’adorato sushi. Infine, è necessario evitare anche il tonno rosso o il pesce spada. Per quanto riguarda i molluschi, invece, e i cosiddetti frutti di mare (vongole, cozze, arselle e ostriche), non si possono mangiare neppure questi perché potrebbero contenere microrganismi o sostanze pericolose che potrebbero causare al bambino anche danni neurologici.

Conclusione

Il pesce è in genere un alimento che ci fa molto bene e che dovremmo assumere con regolarità nella nostra dieta, alternandolo alle altre proteine. Solo così potremo fare il pieno di tanti nutrienti essenziali. Durante la gravidanza diventa ancora più importante farlo perché “si mangia per due” e il pesce, con i suoi Omega 3, può fare davvero bene sia alla gravida che al nascituro.

Però, è importante sapere quali tipologie di pesce mangiare (prettamente quello azzurro o quello bianco) e quale invece evitare (quello crudo, non fresco oppure i cosiddetti frutti di mare). Anche durante l’allattamento bisognerà prestare attenzione a quali pesci si potrà riprendere a mangiare. Ma per il momento basterà pensare che anche se si dovrà rinunciare a qualcosa, il “sacrificio” sarà ben ripagato con una nuova vita che arriva.

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